Non so se è così anche per voi, ma ogni anno riproporre sempre le stesse attività mi annoia moltissimo e sono sempre alla ricerca di idee nuove. E voi?

Certo alcune cose le “riciclo” sempre perché funzionano e aiutano a fissare i concetti base strappando magari anche qualche sorriso (come ad esempio analizzare la trasmissione dei caratteri in Harry Potter), ma un po’ d’aria nuova non guasta, giusto?

Oggi vorrei parlarvi di alcuni libri, video e corsi utili per farsi venire qualche nuova idea.

Cominciamo con: “Garden Genetics: Teaching With Edible Plants” di Elizabeth Rice, Marianne E. Krasny e Margaret E. Smith. Questo libro esiste in due versioni, una per l’insegnante e una per lo studente. Si tratta di una serie di attività basate sull’inquiry per insegnare la genetica in modo, quindi, non trasmissivo. Le attività consentono anche di fare collegamenti con l’evoluzione, l’ecologia e la botanica. 

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Un altro libro da non perdere (purtroppo anche questo solo in inglese!) è “The monk in the garden” di Robin Marantz Henig.

La locomotiva blu della Great Eastern Railway sfrecciava attraverso la campagna del Cambridgeshire. Per un agricoltore nelle vicinanze, le carrozze del treno erano un rombo di teak e acciaio che procedeva a fatica attraverso i suoi campi, dove piantine d’orzo, frumento e avena avevano inciso le proprie tracce verdi nella terra primaverile. Era l’8 maggio del 1900 e la terra, come lo stesso nuovo secolo, pulsava di possibilità. Tra i passeggeri del treno c’era William Bateson, un uomo grande, dalle spalle curve, docente al St. John’s College, a Cambdride. […] Quando era salito sul treno, non avrebbe certo immaginato che nei sessanta minuti successivi avrebbe letto un articolo che avrebbe cambiato il corso non solo della sua carriera ma anche della nostra comprensione del posto occupato dal genere umano nella grande cacofonia della natura. […] L’articolo, scritto da un monaco sconosciuto di nome Gregor Mendel, descriveva gli eleganti esperimenti botanici che egli aveva condotto in un modesto giardino di un monastero in Moravia. […] Dopo aver lavorato sui piselli e altre specie di piante per sette lunghi anni, Mendel aveva analizzato le sue scoperte in una conferenza in due parti presso una società scientifica locale nel 1865. La conferenza fu poi pubblicata in forma di articolo di quarantaquattro pagine nei Proceedings della società – e poi rimase quasi del tutto ignorata per il resto della vita di Mendel.

Robin Marantz Henig   (traduzione di Barbara Scapellato)

Con una narrazione quasi da suspense,  Robin Henig fa compiere al lettore un viaggio a ritroso nel tempo, raccontando la vita e  il lavoro di Mendel e il destino delle sue idee. Mendel è morto come un uomo solo e deluso mentre il suo lavoro conteneva, invece, le risposte alle domande più pressanti sollevate dal libro rivoluzionario di Charles Darwin, Sull’origine delle specie per mezzo della selezione naturale, pubblicato solo pochi anni prima.

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Una lettura, non proprio scorrevole per chi come me mastica l’inglese ma non lo padroneggia, ma nonostante ciò avvincente e che vale assolutamente lo sforzo, magari durante il meritato riposo estivo. Del resto il perfetto “CLILler” si mantiene sempre in esercizio, giusto? 😉

Vi segnalo anche un film biografico su Mendel.

Dulcis in fundo, voglio segnalarvi un corso  davvero utile e interessante, che ho fatto qualche anno fa, organizzato dall’American Museum of Natural History:  GENETICS, GENOMICS, GENETHICS, ora disponibile gratuitamente, anche se in versione ridotta, su Coursera: Genetics and Society: A Course for Educators.

Che ne dite? Avete qualche segnalazione da condividere? Scrivete e condividete! 🙂

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