Il Global Learning and Observations to Benefit the Environment (GLOBE) è un programma scientifico ed educativo internazionale che fornisce agli studenti di tutto il mondo (e alla popolazione in generale) l’opportunità di sperimentare direttamente il processo scientifico e la raccolta dei dati dando così un contributo alla comprensione del sistema Terra.

Il programma nasce con l’intento di creare una comunità di studenti, insegnanti, scienziati e cittadini che lavorino insieme per comprendere, sostenere e migliorare l’ambiente della Terra a livello, locale, regionale e globale, sviluppando così quella che viene definita literacy ambientale.

Per poter aderire al programma con i propri studenti bisogna prima diventare un GLOBE teacher. Dopo essersi registrati è, quindi,  necessario fare un percorso di formazione specifica, con tanto di test di valutazione finale, in presenza (non disponibile in Italia) o in e-learning.

Con la formazione  i docenti:
  • apprendono le tecniche di raccolta dei dati per i protocolli del programma GLOBE;
  • ricevono un quadro di riferimento teorico (inquiry-based) per aiutare gli studenti a rispondere a domande di ricerca scientifica;
  • ricevono informazioni sugli strumenti per raccogliere dati con osservazioni ambientali con i propri studenti;
  • imparano a riportare queste osservazioni attraverso il sito web GLOBE ( o la specifica App disponibile sia per IOS che per Android) e come si accede al database per ricercare i dati provenienti da tutto il mondo; e,
  • imparano a produrre mappe e grafici di serie temporali per visualizzare i dati.

Dopo la formazione, gli insegnanti saranno, quindi, in grado di  guidare gli studenti nella raccolta dei dati secondo i protocolli scientifici previsti nel programma utilizzando strumenti che rispondono alle specifiche definite dagli scienziati. Le specifiche degli strumenti aiutano a garantire l’accuratezza e la coerenza dei dati  provenienti da tutto il mondo.

Gli studenti calibrano gli strumenti, raccolgono e registrano i dati e li inseriscono nel database del programma GLOBE. Questi dati vengono poi utilizzati dagli studenti stessi per condurre progetti di ricerca su scala locale ma anche da  scienziati professionisti che si occupano di ricerca nell’ambito delle scienze della Terra.

I dati raccolti dagli studenti GLOBE aiutano a raccontare le condizioni ambientali in un momento specifico nel tempo.  Con il programma GLOBE, gli studenti non imparano solo a pensare come gli scienziati ma sono scienziati, in quanto forniscono contributi preziosi per la comprensione del nostro pianeta.

Come vengono usati i dati

I dati del programma GLOBE possono essere utilizzati per sostenere ricerche condotte da studenti e da scienziati professionisti attinenti alla:
  • atmosfera
  • biosfera
  • idrosfera
  • pedosfera (suolo)

Le ricerche condotte da studenti possono riguardare, ad esempio, le precipitazioni, il clima e le zanzarerappresentano ogni regione che ha aderito al programma.
Attraverso i blog, gli scienziati coinvolti nel programma forniscono  alla comunità un riscontro sull’utilizzo dei dati degli studenti. Un esempio è il blog del Dr.KevinCzajkowski.
Negli anni, anche gli scienziati hanno utilizzato questi dati nelle loro ricerche.

Di recente il programma GLOBE, in collaborazione con la NASA, ha lanciato una nuova opportunità, che non richiede specifica formazione, per diventare cittadini/scienziati nell’ambito delle scienze della Terra: il protocollo GLOBE Observer.

GLOBE Observer utilizza un’App, disponibile sia per IOS che per Android, che fornisce istruzioni passo passo per fotografare nuvole, registrare osservazioni del cielo e confrontare queste osservazioni con le immagini satellitari della NASA al fine di aiutare gli scienziati a comprendere il cielo sia da “sopra” che da “sotto”.

Usare l’App è facilissimo. Una volta scaricata, bisogna registrarsi e scegliere un protocollo di ricerca. Al momento l’unico disponibile sull’App è il GLOBE clouds.

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Cliccando su GLOBE clouds si possono inserire nuove osservazioni di nuvole, rivedere o inviare osservazioni, controllare le immagini satellitari o vedere i propri dati. Se vogliamo inserire nuove osservazioni, cliccando su New Cloud Observation, si apre una pagina in cui compare la data, l’ora e le coordinate del luogo in cui ci troviamo.

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Proseguendo, bisogna rispondere a una serie di domande riguardo le condizioni nuvolose del cielo: senza nubi, con nubi visibili o cielo coperto.

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Se, per esempio, il cielo che state osservando è nuvoloso ma non coperto, scegliendo tra una serie di indicazioni, dovete indicare la percentuale di copertura, identificare il tipo di nube (cirro, cirrocumulo o cirrostrato), la loro posizione nel cielo (altostrato o altocumulo a metà del cielo, o strato, stratocumulo o cumulo nella parte bassa del cielo), se si tratta di nubi da pioggia o da neve (nembostrato o cumulonembo). Il tutto è facilitato da immagini che fungono da chiave di riconoscimento.

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Il passo successivo consiste nell’indicare se sono presenti scie di condensazione (contrails) nel cielo.

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In caso non ce ne siano viene richiesto di scattare la foto e inviarla attraverso l’App. Se, invece, sono presenti scie visibili bisogna, ancora una volta, bisogna indicare la percentuale di cielo che queste ricoprono, quanti tipi di scie si vedono (a vita breve, persistenti ma non diffuse, diffuse e persistenti) e quindi scattare e caricare la foto.

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Non vi resta che provare!

Prima di salutarvi ho una domanda per voi.

Avete mai partecipato a programmi di citizen science? Se sì, quali?

Se vi va, condividete qui le vostre esperienze. Alla prossima 🙂

 

 

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