È tempo di affrontare la configurazione elettronica degli atomi e sono contenta perché è un argomento che mi diverte sempre moltissimo.

In linea generale, passati i primi momenti di “oddio e questa roba cos’è?” i ragazzi imparano velocemente a disporre gli elettroni degli atomi nei vari orbitali, ma perché non farli anche divertire giocando a battaglia navale?

La battaglia navale della configurazione elettronica ha la stessa struttura di quella tradizionale ben nota in tutto il mondo.

Come sapete, per giocare a battaglia navale bisogna posizionare un certo numero di navi su una griglia che viene tenuta nascosta alla vista dell’avversario. La griglia è quadrata e suddivisa in quadretti che vengono identificati da coppie di coordinate orizzontali e verticali (solitamente si usano lettere per le colonne verticale e numeri per le righe orizzontali). Ciascuna nave può occupare un diverso numero di quadretti vicini, in orizzontale o verticale, ma due navi non possono mai toccarsi. A seconda delle dimensioni, le navi vengono classificate in: portaerei (nave da 5 quadretti), corazzata (4 quadretti), incrociatore (3 quadretti), cacciatorpediniere e/o sommergibile (2 quadretti).

Una volta posizionate le navi, il gioco procede a turni. Il giocatore di turno “spara un colpo” indicando le coordinate della griglia (ad es. B3). L’avversario controlla la propria griglia, risponde affermando se la nave è stata colpita o mancata (“acqua”) e segna quel quadretto sulla propria tabella. I giocatori hanno anche una seconda tabella in cui prendono nota dei colpi che hanno sparato e del loro esito. Quando un colpo centra l’ultimo quadretto di una nave non ancora affondata, il giocatore che subisce il colpo dovrà dire ad alta voce “colpito e affondato!” e la nave si considera persa. Vince il giocatore che per primo affonda tutte le navi dell’avversario.

Fin qui, niente di nuovo. Nella battaglia navale con la configurazione elettronica, invece, ciò che cambia è il metodo usato per “fare fuoco”. Invece di nominare le coordinate della griglia (es. C4), gli studenti devono fornire la configurazione elettronica dell’elemento bersaglio. Se la configurazione è corretta, l’avversario conferma l’elemento bersaglio pronunciandone il nome e spunta la casella con una X, se invece l’elemento non si trova “su una nave”, nella casella viene messo un cerchietto. (Se vuoi avere il workbook per il docente e per lo studente di questa attività, puoi trovarli nella mia pagina Eduki).

Semplice, divertente e molto efficace!

L’utilizzo del game-based learning, come nel caso della “battaglia navale con la configurazione elettronica”, rappresenta una potente strategia didattica per facilitare l’apprendimento. Quando i concetti scientifici vengono presentati in un contesto di gioco, diventano più concreti e coinvolgenti, rendendo più semplice per gli studenti comprendere anche argomenti complessi. Il gioco incoraggia la partecipazione attiva e l’interazione, stimolando la motivazione intrinseca e favorendo l’apprendimento cooperativo. Gli studenti possono applicare le conoscenze acquisite in un contesto pratico, fare errori e imparare da essi, tutto questo in un ambiente di apprendimento stimolante e privo di stress. Questo approccio non solo consolida le conoscenze, ma aiuta anche gli studenti a sviluppare competenze trasversali, come il pensiero critico e la capacità di problem-solving.

Quando il tempo non c’è…

Se non avete tempo per farli giocare in classe (un vero peccato però, trovate il tempo perché ne vale la pena!) potete, invece, farli esercitare a casa con una fantastica simulazione online sviluppata dalla California State Polytechnic University di Pomona.

La simulazione prevede inizialmente il completamento delle configurazioni elettroniche dei gas nobili. Una volta che queste sono state costruite correttamente (assicurarsi di fare clic sul pulsante “controlla risposta” per ciascuna configurazione), possono essere utilizzate come configurazioni “core” su cui è possibile costruire nuove configurazioni elettroniche.

Una volta completate le configurazioni elettroniche dei gas nobili, la scelta degli atomi cambia. Ad ogni giocatore viene chiesto, infatti, di determinare le configurazioni elettroniche dello stato fondamentale di altri 12 atomi.

Gli atomi sul lato sinistro dell’elenco sono più semplici, mentre quelli sul lato destro dell’elenco sono più difficili perché sono “eccezioni” alla regola generale. In realtà ciò che è eccezionale è che le energie degli orbitali possono cambiare (o essere stabilizzate o destabilizzate) quando questi sono occupati dagli elettroni. Gli orbitali che si stabilizzano quando vengono occupati dagli elettroni mostrano questa stabilizzazione attraverso animazioni.

La cosa fantastica è che ogni simulazione è diversa: ogni studente avrà un diverso insieme di atomi nel proprio elenco poiché questo viene generato casualmente (con elementi per ciascuna delle categorie: facile, medio, difficile, eccezioni). La possibilità che due studenti lavorino con lo stesso elenco di atomi è approssimativamente 1 su 1015 

Che ne dite? Fantastica no?

Voi che strategie utilizzate per fare esercitare i vostri ragazzi sulla configurazione elettronica? Me lo raccontate?

Spero di esservi stata utile!

Alla prossima 🙂

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